Dei dodici figli di Antonio Pesenti ed Elisabetta Bonometti sopravvivono all’infanzia solo i fratelli Carlo, Luigi, Pietro, Daniele, Cesare, Augusto e le sorelle Severina, Giglia e Maria.
CARLO PESENTI
Alla morte di Antonio il figlio maggiore, Carlo, ha solo quindici anni e viene richiamato ad Alzano dal collegio dove segue con il fratello Luigi studi commerciali. Carlo assume la direzione amministrativa e contabile dell’azienda svolgendo un ruolo essenziale anche a livello tecnico grazie all’incessante stimolo all’aggiornamento.
LUIGI PESENTI
Luigi si occupa principalmente della cartiera di Nembro. Sarà il figlio Antonio a partecipare attivamente nel campo dei cementi quando la società ha il nome di “Società Italiana-Fabriche Riunite” e continuerà sotto il nome di Italcementi. Antonio assume inoltre posizioni di rilievo anche in campo politico.
PIETRO PESENTI
Pietro, di grande cultura, dopo la laurea in medicina e chimica si dedica a diverse attività e coltiva interessi letterari ed artistici. In virtù delle sue cognizioni geologiche è artefice delle “scoperte” e delle prime analisi dei giacimenti calcarei che hanno stimolato l’avvio e la prosecuzione dell’attività cementiera.
DANIELE PESENTI
A Daniele Pesenti è invece attribuita un’innata intraprendenza imprenditoriale, consolidata come direttore (e proprietario) dell’altra grande industria alzanese, le Cartiere Paolo Pigna, in virtù del matrimonio con Giuseppina Pigna, nipote del fondatore dell’azienda l’ingegnere Paolo. Daniele è parte attiva sin dagli esordi di quella che è diventata l’Italcementi, contribuendo alla realizzazione dei primi forni da cemento in Nese.
CESARE PESENTI
L’impulso allo sviluppo della Società Pesenti sin dai primi anni Ottanta proviene dal contributo di Cesare, rientrato poco più che ventenne in Alzano nel 1883 con una laurea in Ingegneria Meccanica conseguita alla Scuola Politecnica di Aquisgrana. Seppur giovane, l’ingegnere è ricco di una considerevole esperienza acquisita durante tirocini e collaborazioni presso importanti industrie meccaniche dell’area mitteleuropea. Nelle fonti è ricordato come persona versatile, metodica, puntuale, rigorosa, estremamente feconda, votata alla risoluzione di problemi d’ogni natura. Artefice di una meravigliosa attività professionale, ha ruoli nel settore tecnico e ingegneristico e valica i confini locali e il settore puramente cementiero, è infatti pioniere degli impianti idroelettrici in Italia, direttamente coinvolto nelle principali esperienze industriali coeve come la Gregorini di Lovere e la società dell’ing. Luigi Magrini (poi Magrini-Galileo) di Bergamo e molte altre. Riveste cariche pubbliche ed onorifiche di rilievo, scrive saggi di natura tecnica, economica, sociale e culturale e sperimenta strutture in cemento armato proponendo un suo sistema specifico. Nel 1927 fonda la prestigiosa Scuola di Specializzazione per le Costruzioni in Cemento Armato – Fondazione Fratelli Pesenti presso il Politecnico di Milano. Muore nel 1933.
Assieme alla moglie Teresa Fenaroli fu persona estremamente generosa. Alla moglie si deve la costruzione del plesso ospedaliero di Alzano, intitolato appunto Ospedale Pesenti-Fenaroli.
AUGUSTO PESENTI
Augusto, ragioniere, si dedica all’amministrazione delle diverse attività Pesenti, affiancando specialmente Cesare e divenendo Direttore delle Officine, tra le altre, di: Alzano, Riva di Solto, Albino, Pradalunga.