Luogo: Via San Pietro 10; 27.
La torre ospita un negozio al piano terra ed abitazioni private ai piani superiori, mentre la statua è visibile dalla strada, addossata alla parete di un edificio privato.
Luogo: Via San Pietro 10; 27.
La torre ospita un negozio al piano terra ed abitazioni private ai piani superiori, mentre la statua è visibile dalla strada, addossata alla parete di un edificio privato.
Realizzata in pietra Ceppo Gentile e datata 1796, è ubicata in prossimità del ponte sulla Roggia Serio, in località San Pietro. San Giovanni Nepomuceno, infatti, è il protettore degli annegati e statue di questo tipo si trovano spesso al centro o agli ingressi dei ponti. La statua di Alzano è particolarmente raffinata per le dimensioni, l’eleganza della figura e il dinamismo suggerito dal panneggio. Di carattere devozionale, presenta un grande crocifisso in ferro ed una iscrizione alla base che recita: Populi pietas.
A causa della delicatezza della pietra utilizzata le condizioni di conservazione sono critiche. Si segnala inoltre che il volto non è originale, ma un rifacimento in cemento decorativo.
Il ponte sulla Roggia Serio originariamente era a dorso di mulo, l’aspetto attuale è stato reso necessario per consentire la viabilità dei mezzi. La stessa sorte ha toccato altri ponti, ad esempio quello posto in località Ponte Baldo (nei pressi del Parco Montecchio).
Le torri cittadine di Alzano Maggiore, documentate nelle fonti scritte, sono in parte ancora riconoscibili. I casi più significativi si concentrano in località San Pietro ed appaiono come murature in pietra, inglobate all’interno di edifici residenziali. La torre posta in Piazza San Pietro mantiene un aspetto slanciato, mentre la torre situata sul ponte della Seriola, risalente al XIII sec., ha un aspetto tozzo e per questa ragione è nota come Torrazzo. La muratura presenta una texture che alterna conci di pietra sbozzati a ciottoli di fiume posati con la tecnica a lisca di pesce. Originariamente l’aspetto era quello classico di una torre, ma come spesso accade, forse in epoca austriaca, ha subito un abbassamento d’altezza.