Luogo: Frazione Brumano

L’antico centro abitato si trova proseguendo oltre la chiesa di Brumano, lungo la strada asfaltata. Per raggiungere Ca’Minelli, al bivio bisogna seguire la strada sterrata a sinistra (discesa).

La Residenza

Prende il nome dalla famiglia che vi risiedeva, quando il borgo era fiorente e popolato. Assieme ai cascinali limitrofi presenta elementi architettonici di pregio, testimonianza della lunga storia costruttiva, ma si discosta da essi per la presenza di proverbi dipinti in facciata. I Minelli, iscritti nel patriziato veneto, erano una famiglia di spicco che partecipò in prima persona, nel 1640, alla campagna per rendere la chiesa di Brumano Parrocchiale.

Approfondimento: la Frazione

Brumano prende il nome da bruma, lungo inverno – nebbia e pare abbia origini antichissime. Si ha testimonianza della sua esistenza già da prima del V secolo a.C., quando una piccola comunità scelse il versante del Pizzo di Lonno, in sponda sinistra rispetto alla Nesa, per costruire le proprie abitazioni. La comunità crebbe ed era molto attiva, tra i residenti vi era anche Lorenzo Minelli, iscritto nel patriziato veneto a partire dal 1650 (dopo il pagamento di circa 100.000 ducati d’oro alla Repubblica Veneta), con i figli Francesco e Domenico. La frequentazione era tale che presso Ca’ Grampoi venne istituita una scuola elementare per i figli dei residenti e la frazione diventò parrocchia autonoma nel 1640.

La popolazione, inizialmente dedita alla pastorizia, si è dedicata anche all’estrazione delle pietre Coti in località Grampoglio, indispensabili per l’affilatura di falci e coltelli. Le poche notizie in merito alla frazione giungono a noi grazie ai resoconti delle visite pastorali dei Vescovi di Bergamo. Un esempio sono le visite del Cardinal Carlo Borromeo del 1575 e del 1676, in cui viene riportato che gli abitanti erano 90. Nell’anno 1700 la popolazione scende a 62 anime e nel 1919 sono 40.

Le case, tipiche cascine delle montagne Bergamasche, sono circa una decina e sono dislocate abbastanza distanti le une dalle altre. Alcune sono crollate e si possono vedere ancora i ruderi, altre sono state riattate quale abitazione estiva. Sono poche le strutture frequentate per tutto l’anno.

Approfondimento: Cascina Botta

Si hanno testimonianze precoci della presenza di una torre di avvistamento medioevale dove ora sorge la cascina. Come spesso accade, tali costruzioni vengono riformate o inglobate all’interno di residenze successive e le tracce della funzione passata devono essere lette in facciata, analizzando la muratura e la tecnica costruttiva. Questa torre era in posizione strategica, visibile dalle torri della Büsa e dal borgo medievale di Olera.

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